Alessandro Gigli: Mercantia è la Fabbrica dei sogni
La mancanza e il desiderio, come spiega W. Propp nel saggio “Morfologia della fiaba”, sono le funzioni da cui nascono tutte le favole del mondo! Dai sogni e dai desideri nascono tante cose belle, i tanti progetti che nutrono la nostra vita, ma dai sogni e dai desideri, se non raffinati, nasce anche l’oscurità della vita e altre cose peggiori…
I sogni possono avere una natura diversa: ci sono sogni che restano solo sogni… ma a volte, invece, mettono le gambe! C’è chi sogna ad occhi aperti e chi solo quando dorme con oniriche visioni: prati, tramonti, farfalle… ma anche incubi o sogni ansiosi (come quello di Pinocchio inseguito per tutta la notte dai due assassini…), insomma c’è chi deve smettere di sognare e darsi una smossa e chi deve incominciare a farlo! Per noi di Mercantia sognare è un’abitudine, una modalità consolidata a cui non rinunciamo, ogni anno, però, è sempre come la prima volta!
Tutto è luce e ombra (bene e male), tutto è ambivalente nelle opportunità della vita. Anche le guerre nascono da un bi/sogno di potere e supremazia, un desiderio oscuro e autoritario che vuole schiacciare quelli che consideriamo nemici.
“Io ho un sogno”, ha detto Martin Luther King ed il sogno più bello a cui dobbiamo aspirare è un sogno di pace, giustizia, libertà, eguaglianza, dove tutti i popoli della terra, con i loro particolari colori e origini culturali, creano una gioiosa armonia di gesti e parole, pensieri e azioni che nel tempo modellarono un piccolo Eden, un paradiso per tutti!
(Utilizziamo i colori dell’arcobaleno, i cento fiori di un prato, i miliardi di stelle, i milioni di specie animali e vegetali per creare una sinfonia di forme e diversità. Uno e il molteplice sono speculari e disegnano la vita! Le divisioni, come l’omologazione, producono sofferenza. L’amore, invece unisce, dona e crea diversità!)
La Fabbrica dei sogni di Mercantia, è stata un tempo una Bottega artigiana, un laboratorio creativo, un’esperienza che è stata partorita da un sogno (molti sogni), da ideali, desideri e così quella piccola pianta è cresciuta fino a diventare un grande albero che dona rifugio e protezione ad anime diverse, utilizzando tecniche e generi variopinti, è l’oasi del Quarto teatro, un ristoro per tutte l’età…
Nella bottega artigiana, la materia grezza prende forma e diventa bellezza, il maestro educa il suo discepolo ed il discepolo diventa maestro…
La bellezza diventa bontà, valore condiviso e la bontà guadagno e anche questo è utile a tutti…
Non progredire significa retrocedere, smettere di sognare e di conseguenza tutto si ferma, diventa formale, sterile e senza meraviglia ed energia. Mercantia non smette di sognare e quando i sogni e i tempi si fanno più duri, diffici, rafforza i suoi sforzi e inizia a giocare…
… e poi, anche in questa edizione, c’è il sogno europeo di Mysteries and Drolls, una rete di spettacoli e riflessioni dedicate ai nuovi buffoni, alle loro origini e ai nuovi volti e ruoli contemporanei (… e qui mi viene a mente alcuni ciarlatani che ci fanno ridere o per meglio dire ci fanno piangere in altre aule…)!
Un cambiamento necessario è ciò che vi aspetta, ma resteremo fedeli a noi stessi e alla nostra storia sempre in movimento…
Io sono stato un bambino ed ora un anziano, ma ero e resto Alessandro, l’aspetto fisico cambia, anche la natura dei sentimenti è mutevole, ma l’entità è immutabile…
Le partite di calcio sono sempre uguali, cambiano i giocatori, le squadre si sfidano, si vince o si perde, è un mettersi contro…
Il nostro festival, unisce, non crea squadre o fazioni: Io faccio il tifo per Mercantia!
La nostra fabbrica dell’idee, o per meglio dire Mercantia, è stata generosa con molti, i nostri semi esportati in altri territori hanno creato altre oasi verdi e ristoro per viandanti e nuovi pellegrini!
Meravigliare, stupire, divertire, educare, creare nuove idee e stimoli è sempre stato il nostro obbiettivo. Questo vale ancor più per la prossima edizione di Mercantia 2020, il proposito è quello di coinvolgere il graditissimo pubblico con giochi interattivi, percettivi, grandi spettacoli, coinvolgimenti emozionali, uso della testa e dei piedi…
Fin dove è possibile cercheremo il cambiamento, ma non possiamo cambiare i vecchi muri del borgo, le sue vie, le sue piazze e i suoi suggerimenti…
Nella società siamo diventati troppo consumisti, commerciali, non sappiamo mantenere l’intensità di un’esperienza, cambiamo canale, pagine web, vestiti, scarpe, cambiamo con leggerezza uomini e donne, abbandoniamo i nostri figli creati con tanto sudore, consumiamo i boschi, foreste, ghiacciai, risorse e restiamo senza radici, senza memoria, perdiamo la nostra umanità, il nostro modo di percepire il mondo e la vita.
Le cose più belle sono quelle che resistano, che maturano nel tempo, cose di cui ricordiamo il gusto, il sapore e che attraversiamo lentamente…
Per arrivare al primo uomo, alle prime forme di civiltà ci sono voluti milioni di anni, a migliaia d’anni l’origine di alcune feste. Mercantia nel 2020 si mostrerà con i suoi trentatre anni, ma è sempre una bambina, il bello deve ancora venire!
Mercantia è la terra di un sogno, è una notte di luna piena, festa del teatro e della vita, luogo d’incontro e di passioni, è l’uomo che non si arrende e continua il suo canto…